Etiopia


L’Etiopia è un punto di incontro delle varie vie che l'umanità ha intrapreso durante la sua esistenza. Le rotte turistiche principali sono due: a nord e a sud; in mezzo c'è la capitale.

Addis Abeba si sviluppa alle pendici del Monte Entoto, con la curiosa caratteristica di svilupparsi da un'altitudine minima di 2.300 mt sino a oltre 3.000 mt. Molti sono gli spunti storici e culturali: il Museo Etnografico, il Museo nazionale con i resti del più antico ominide "Lucy", il palazzo Imperiale (oggi sede del governo della città), il grande mercato centrale e varie chiese copte. La città è anche sede dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana).

La Rotta Storica, la "via del nord", è la sintesi dei tesori più belli che l'Etiopia può offrire  nella sua parte settentrinale, tra castelli, musei, chiese ortodosse e antichi monasteri. In questo luogo di storia esiste anche un tesoro naturale poco conosciuto: il Lago Tana, sorgente del Nilo Bianco. Sulle coste del Lago Tana sorge Bahir Dar, una piacevole città con ampli viali alberati sul lungolago, luogo di partenza per visitare alcuni importanti monasteri copti situati su isole e penisole nelle vicinanze.

Oltre il lago si trova Gondar, antica capitale d'Etiopia ai tempi di re Fasilidas nel XVII secolo; ospita molti castelli e costruzioni antiche, risalenti all'epoca imperiale. Da Gondar si parte la visita dei Monti Simien, un grande massiccio al centro del Paese, con l'opportunità di effettuare interessanti trekking naturalistici. Anche qui si trovano importanti chiese copte con oggetti di grande valore.

Ancora più a nord, quasi al confine con l'Eritrea, si trova Axum: gi spunti di maggiore interesse e notorietà di questa cittadina sono il vasto parco delle alte stele axumite, i resti del palazzo della regina di Saba, la sua piscina e la Chiesa di Santa Maria di Sion, dove la fede ortodossa ubica l'Arca dell'Alleanza. Qui un custode trascorre tutta la propria esistenza all'interno del recinto della chiesa, al fine di proteggere le bibliche tavole dell'Alleanza.

Capitale della regione del Tigray, di recente costruzione, è Macallé; essa non presenta spunti di particolare interesse, a parte quello di essere stato teatro di una famosa battaglia nel 1896. Molto interessanti sono invece le chiese della regione circostante, importanti sia per l'aspetto religioso sia architettonico, nonché per ospitare molti oggetti di valore quali antiche croci copte e antichi manoscritti. La regione offre un suggestivo spettacolo panoramico con splendide vedute sulle vallate sottostanti.

La rotta storica si conclude a Lalibela, conosciuta come la "Gerusalemme d'Etiopia": una piccola cittadina al centro del Paese, posta a circa 2.700 mt di altitudine. La leggenda sulla sua fondazione è incentrata attorno alla figura di Gebre Meskel Lalibela, che si racconta venne avvolto da una sciame di api appena venuto alla luce e fu quindi battezzato "Lalibela", ossia "le api riconoscono la sovranità" in lingua agaw. Egli si dedicò alla costruzione della nuova Gerusalemme: il sito presenta un gran patrimonio di chiese copte, in particolare ipogee scavate nelle colline.

La regione meridionale dell'Etiopia è un tesoro immenso di etnologia, antropologia, natura e tradizioni, in particolare nella valle del fiume Omo. Qui è possibile incontrare alcuni gruppi importanti etnici, tra cui i Mursi e gli Hammer, e possono visitare vari mercati settimanali in altrettanti villaggi più o meno tribali. L'Omo nasce nell'altopiano etiopico e dopo 760 km sfocia nel lago Turkana. Questo fiume attraversa i parchi nazionali di Mago e Omo, ricchi di fauna. L'intero bacino ha una notevole importanza sia archeologica che geologica: qui sono stati trovati numerosi fossili di ominidi, risalenti ad epoche del Pliocene e del Pleistocene. Fra questi reperti sono stati ritrovati scheletri e utensili di quarzite risalenti a circa 2,4 milioni di anni fa. Per questo nel 1980 la valle dell'Omo è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.





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